Venerdì 29 giugno

Goodbike!

Non mi stancherò mai di ripeterlo: peggio per chi non c'era!
Non so' se capiterà ancora... di sicuro rimarrà indelebile nei ricordi dei partecipanti. Mi riferisco a quanti hanno partecipato allo spettacolo/concerto GOODBIKE all'Arena di Verbania: interamente alimentato dall'energia fornita da una novantina di pedalatori/trici.
Inserito nell'ambito delle iniziative di Letteraltura, il concerto del gruppo Têtes de bois è unico nel suo genere: luci, suoni ecc. alimentato a forza di gambe, con canzoni improntate quasi tutte sul tema della bicicletta... non tanto come mezzo in sé, ma come musa di valori e aspetti di una vita più a misura di uomo e natura.
Compatibilmente con il livello di udito di ognuno, pedalando si è avuto modo di ascoltare in maniera più attenta le parole di ogni canzone, tutte davvero interessanti anche per chi di musica ne capisce davvero poco come il sottoscritto.
Un'ora e mezza di concerto e praticamente due di pedalate, orgogliosi di vedere e sentire grazie al nostro movimento lineare e collettivo, ognuno in sella al proprio mezzo: bici da passeggio, mtb, bici da corsa e quant'altro ha consentito di far funzionare rotori, alimentatori e altre diavolerie varie. Il tutto per una buona causa: una pedalata in più per un bel po' di smog in meno. E vi par poco!?!

CIAO, PIERO!

Si terranno domani, venerdì 29 giugno, alle ore 16,00, presso la chiesa di Crusinallo,
i funerali di Piero Valente, di anni 60: un carissimo amico del Bici Club Omegna. Piero ci ha lasciati ieri, mercoledì 27, mentre si stava recando a Macugnaga in sella alla sua amata bici in compagnia di alcuni di noi.
Non c'è stato nulla da fare; un infarto fulminante lo ha ucciso.
Tutto il Bici Club Omegna si stringe solidale al dolore della famiglia.
Ciao, Piero!

La foto è di domenica scorsa, quando Piero, in sella alla sua mtb, è arrivato in Quaggione
per porre il timbro de Le salite sul suo quaderno.

prossimi appuntamenti
Sabato 30 giugno 13,00 Ritrovo al solito posto
Domenica 1 luglio
7,00
CT di solidarietà pro-terremotati


Domenica 24 giugno

27ª OMEGNA-ALPE QUAGGIONE

LA GARA PIÙ DURA CHE C'È

L'ottavo sigillo di re GalbIgnani

 

Per il momento accontentatevi di classifica e foto... quando troverò il tempo metterò anche il resto.

 

Re Galbignani e il suo erede

Scarica la classifica

 

Guardati le foto


Magico team: secondi classificati (NB Ne dovrebbero mancare altri tre)

Venerdì 29 giugno

Goodbike: il palco a pedali

Con le adesioni di venerdì siamo a quota 5... nemmeno la metà di quelli che in un primo momento avevano dato la loro adesione di massima. E abbiamo tempo sino a questa settimana per inviare le nostre adesioni...
Il programma è questo: venerdì 29 giugno , per le ore 19,30 ci si deve trovare presso l'arena di Verbania (al palazzetto dello sport in caso di pioggia) con le proprie biciclette; queste verranno piazzate su dei rulli, per consentire di alimentare dei generatori di corrente che forniranno l'energia necessaria allo spettacolo “Goodbike”. Si tratterà di eppelare per un paio d'orette, con la possibilità di alternarsi sulla stessa bici. Ivan mette a disposizione il suo furgone per il trasporto delle bici, per cui chi vuole non ha che da contattarmi e compilare l'apposito modulo (Franco: 0323 887111, 348 5843615)

Visita il sito:

<http://www.palcoapedali.it/>

prossimi appuntamenti
Sabato 23 giugno 13,00 Ritrovo al solito posto
Domenica 24 giugno
8,00
OMEGNA-ALPE QUAGGIONE

Leggi bene il programma: clicca qui!


Domenica 17 giugno

Sotto il Rosa

Partenza tutt'altro che all'inglese, con una ventina di minuti di ritardo rispetto all'orario stabilito... causa sveglia senza pile. Venti minuti pagati a caro prezzo nella strada del rientro con una temperatura più prossima ai 40° che ai 30°. Ma anche questo fa parte del gioco e “del far parte” di un glorioso sodalizio ciclistico come il Bici Club Omegna (tanto per imitare un nostro cugino di bicicletta, il cui club tocca i cinque continenti).
Tornando all'uscita domenicale (NB la prima con andata e ritorno all'insegna del bel tempo), da segnalare il rientro di Superpippo (che si è accontentato solo – si fa per dire! – di Macugnaga) e la mitica salita dell'unico anzaschino del sodalizio: venti metri di scale con la bici in spalla per timbrare al Circolo sopra casa in quel di Calasca. Mitico Massimo! Tanto grande in discesa quanto svelto a fare dietrofront sulle prime rampe di Bannio...
In ogni caso davvero bella la salita al suo paesello; ancor più bella se confrontata con la noiosa ascesa a Macugnaga (controbilanciata da una località sempre bella e suggestiva, ai piedi di Sua Maestà il Rosa, e da una simpaticissima Sabrina, la titolare del Joder bar) e dalla massacrante (almeno per me) salita all'Alpe Soi.
In ogni caso – fatica e caldo a parte – un'ottima domenica ciclistica, in vista del prossimo appuntamento, l'Omegna-Alpe Quaggione, chi nelle vesti di concorrente, chi in quelle di organizzatore.

 

Con Sabrina sotto il Rosa

prossimi appuntamenti
Sabato 16 giugno 13,00 Ritrovo al solito posto
Domenica 17 giugno
7,00
Scommettiamo che piove...
diversamente: in Valle Anzasca


Domenica 10 giugno: gita sociale alla Madonna del Ghisallo

La fortuna bacia gli audaci

Il cellulare squilla alle 5,10... altro terremoto?!? No, solo l'Ivan che chiede “Che cosa facciamo?”, con la pioggia che cade incessantemente da ore. Rapida verifica con il piano di sopra: “Ci si presenta comunque alle 6 e si decide al momento”. Ipse dixit... ma già pensava che non era il caso di bagnare la bici nuova.
5,25, altro squillo: “Ci troviamo già cambiati per la bici?” Ma CERTO!!!
6,05 l'allegra brigata si sta componendo... ma quante defezioni!!!
Che si fa?!?
La pioggia nel frattempo ha smesso di rompere; dall'Ossola portano buone nuove: “Su il tempo è discreto e... se è bello a nord, a sud lo diventerà!”.
Che si fa?!?
“Oohh, quante balle!!! Quest'anno di acqua ne abbiamo già presa tanta e se ne prendiamo ancora un po' che cosa cambia!?! Per me, si va!”
“Vüiauti s'ì matt! Mì vaghi in pullman...”
Nüma, nüma mia... mì vaghi... mì no... alla fine questa indecisione porta a un ritardo di 4 minuti rispetto all'orario di partenza previsto: 4 minuti diviso 130 km fa... troppo complicato, lasciamo perdere, verificheremo strada facendo.
Allora si va... e vvvaai!!!
Fatta la conta, otto del nord e nove del sud = 17... numeraccio!
Seconda rotonda sul rettilineo di Feriolo semi sommersa dalla pioggia: ruota bagnata ruota fortunata.
Certo che tutti questi spruzzi sulle gambe non fanno molto piacere, ma tant'è... meglio prenderla dal basso che dall'alto. E poi, guardate là davanti: è luce, luce della Madonna (ops!).
Da quel momento in poi più nessun dubbio, nessuna indecisione: la Madre celeste è con noi e non ci abbandonerà per tutto il percorso... certo, rimane la questione del 17, ma si risolverà anche questa.
Passa il Carelli-furgon pilotato dall'inedito driver Enrico il Germanico... e fino all'ultimo si spera che almeno un paio di giocatori di basket della compagnia (rimasti incredibilmente sui blocchi di partenza) si siano mimetizzati fra le borse, per poi sbucare fuori all'improvviso... ma così non è. Peccato... sì, ma per loro! Iiiihhhh!!!
Stresa, Arona, Sesto, Vergiate, varesotto... arriviamo noi e l'asfalto è ancora umido, ma il cielo è come il mar Rosso davanti a Mosé: si apre man-mano che passa l'allegra brigata.
Sono le 9,20, tempo di pausa-brioches. Trovato un piazzale tutto per noi, si smonta di sella, si irrora i campi circostanti e poi si dà inizio alla danza dello stomaco: brioches (“Alla marmellata?!? No, voglio quella al cioccolato!!!” fa il solito sofistico, mentre il Giàni l'ha già tastà vüna o doü brioches, una banana, düi o trì biscutitt e un para 'ad bicër da vin biänc e, forse anca pëna ad thè e üna banana).
Così, mentre si piscia, si pappa e si beve, qualcuno è alle prese con il suo mezzo che all'improvviso perde le staffe, no, pardon!, il filo del cambio e... cavallo zoppo, va accoppato (come nei vecchi film western di una volta, prima che certi animalisti prendessero il sopravvento)... o, per lo meno, messo a riposo per il momento.
Altro segno che la Madonna è con noi: liquidato anche il 17!
Si riprende a pedalare. Il cielo è ormai terso e il sole fa capolino. In vista di Como è proprio sole vero, con un po' d'aria da nord che non può che fare bene.
Si punta verso il lago e, prima di riuscire a lambirlo, vi sono due episodi da segnalare: un quasi-diverbio fra Cesarone e un povero cicloamatore over-settanta, comasco, che “voleva insegnarci a noi la strada” (ma pensa tì!); un passaggio a semaforo rosso, con successivo slalom fra una carrozzina e alcuni pedoni allibiti, del nostro Mandrillo.
All'uscita di Como, gruppo ancora compatto, ma ancora per poco. Un altro dei neo-pensionati del BCO lamenta la caduta della catena (domanda: ma questi pensionati, durante la settimana, invece di pensare solo ad andare in giro a spasso, perché non si mettono a revisionare un po' i loro mezzi?!?). Solo uno si appresta ad aspettarlo... con l'impegno poi che l'altro lo aiuti nello sforzo finale già prevedibile.
Rimessa la catena e riagguantato il manubrio a dite larghe (tanto erano lorde!), i due raggiungono le due retroguardie: Anna e Cesarone. E con loro si arriverà sino alla meta.
Primo strappo lungo quel ramo del lago di Como che porta a Bellagio... mica da ridere dopo oltre 110 km. “Tranquilla! Questo è quello più impegnativo; gli altri sono nulla al confronto.” Peccato che come “questo” ne seguano almeno altri cinque o sei. Vien quasi da chiedersi se il giro di ricognizione, fatto a suo tempo (tre settimane fa max), sia stato fatto in bici o sul furgone... oppure che i neuroni, a una certa età, si siano ridotti al lumicino.
E, fra su e giù, falsi-piani, qualche piano e compagnia briscola, di km da fare prima di arrivare a Bellagio (quello del George vattelapesca) ce sono oltre una trentina... hai voglia di tirar su di morale la driver da rally con “Guarda Anna che spettacolo!”... tanto più se, da navigatrice esperta com'è, si è andata a vedere che cosa l'aspetta da quel punto del lago di Como in su.
E così, tra un mangia-e-bevi e l'altro, un Roby improvvisato fotoreporter, le avanguardie avanti a scornarsi sull'ultima salita, anche il drappello dei quattro dell'Ave Maria giunge nella ridente località rivierasca, da cui ha inizio la vera penitenza prima dell'assoluzione finale... da tutti i peccati.
Ad aspettare i nostri, due autorità in tenuta ufficiale estiva del BCO: il cassiere e il presidente. Quale onore! In ogni caso, bando alle ciance, da qui alla Madonna del Ghisallo ci sono ancora diversi chilometri.
Non così però la pensa cinque minuti dopo la nostra eroina in bici: “La vedo, la vedo... mi basta, mi basta, posso anche fermarmi qui!”. Ce ne vuole così a convincerla che non è ancora la Madonna giusta, che questa è quella luciferina, quella che ti tenta nel desistere dalla penitenza e quindi dal successivo condono... ops! perdono. E allora dai, avanti con l'acqua santa, pardon, con il sudore, con la tenacia, con la voglia di mandare a quel paese il Cesarone, il sottoscritto e tutti quelli che l'hanno portata lì a soffrire.
Ma non è finita, altre infide curve in salita si susseguono. Sino all'ultimo colpo di coda di mastro Lucifero, materializzatosi in un cruscotto d'auto, dove basta il semplice giro di chiave per mettere in moto centinaia di cavalli pronti a portarti in vetta al mondo... gira, gira... pigia, pigia sulla levetta del cambio, ma più di così non ce n'è. Fortuna che ormai siamo a Civenna, un po' piano e poi “Ancora un paio di km di salita” ci dicono i due assistenti motorizzati. E sì, è proprio così: ultimo strappetto ed è fatta. Poi, dai, guarda, abbiamo preso anche due dei fuggitivi: Danilo e Luca, padre e figlio, anch'essi vicini alla luce, dopo che il diavolo li ha tentati in un paterno diverbio.
Ci siamo quasi. Ultima curva, rettilineo finale ed ecco là davanti sulla sinistra la casetta della Madonna giusta, quella di noi ciclisti, quella del Ghisallo (NdR La sorella bianca di quella del Boden, che è nera). È fatta! Brava Anna, bravo Cesarone e bravi tutti quanti... assolti da tutti i peccati passati, anche quello di essere arrivati in pullman e non in bici.

 

L'allegra brigata


Guardatevi le foto dell'impresa


SCOOP!



La Mercedes del Giuliano nelle valli lariane.

prossimi appuntamenti
Sabato 9 giugno 13,00 Ritrovo al solito posto
Domenica 10 giugno
6,00
GITA SOCIALE. Ritrovo p.za Asilo. Partenza ore 6,30


Domenica 3 giugno

A Campello... non era bello

Grigio a nord, nero a est, scurone a sud... pertanto abbiamo optato per sud-ovest, destinazione Valle Strona.
Sino a Forno tutto OK: nubi basse simili a pioggia e una temperatura ideale per affrontare salite.
Poi, da poco prima della Piana a Campello, giù pioggia... a lavare le traccia della transumanza del giorno prima.
Dal Giovanni ci siamo comunque arrivati e lì ci siamo pappati una fetta di torta e bevuto un cappuccino caliente.
Il problema, come sempre in questi casi, è stata la discesa, con la pioggia a rompere le scatole, ma ancor di più il frécc. Al punto che ci siamo detti: Massiola e Luzzogno possono aspettare!
In verità l'aria frescolina ci ha accompagnati sino a Forno; poi si è fatta più sopportabile, ma ormai si era deciso per la il rientro a casa... e stop!

Per la cronaca eravamo in tre... tre come in quella vecchia canzone di Modugno; solo che in questo caso non eravamo sulla strada per Girgenti, ma su quella per Campello.

Sabato 4 giugno

Day sport

Peccato per i timbri mancati, ma di certo sul piano morale è stata una bella soddisfazione. Sto' parlando della nostra presenza alla giornata dedicata dal Centro Sportivo Italiano allo Sport presso il centro sportivo di Bagnella.
Centinaia di ragazze e ragazzi provenienti da tutto il VCO hanno avuto modo di provare almeno una ventina di disciplina sportive, fra cui la mountain bike, di cui ci siamo occupati noi.
A gruppi di sei (prima della decimazione progressiva dei mezzi... ridottisi a quattro, dopo vari aggiustamenti di catena ecc.), dai sei ai dodici anni hanno inforcato le loro bici e affrontato il bel percorso a ridosso del canneto di Bagnella, che li ha portati a lambire (nel vero senso della parola) l'acqua del lago e a fare spesso i “geometra”. In diversi casi è stato interessante vedere come certi esitanti pulcini nelle mani di assillanti e preoccupati genitori si siano trasformati in intrepidi mini-bikers che non si fermavano di fronte a nulla... nemmeno alle immancabili cadute e al casco che girava come un fazzoletto ora sul petto ora sulla schiena. A conferma di come lo sport possa essere proficuo a tutti quanti: grandi e piccini.

Venerdì 29 giugno

Goodbike: il palco a pedali

Con le adesioni di venerdì siamo a quota 5... nemmeno la metà di quelli che in un primo momento avevano dato la loro adesione di massima. E abbiamo tempo sino a questa settimana per inviare le nostre adesioni...
Il programma è questo: venerdì 29 giugno , per le ore 19,30 ci si deve trovare presso l'arena di Verbania (al palazzetto dello sport in caso di pioggia) con le proprie biciclette; queste verranno piazzate su dei rulli, per consentire di alimentare dei generatori di corrente che forniranno l'energia necessaria allo spettacolo “Goodbike”. Si tratterà di eppelare per un paio d'orette, con la possibilità di alternarsi sulla stessa bici. Ivan mette a disposizione il suo furgone per il trasporto delle bici, per cui chi vuole non ha che da contattarmi e compilare l'apposito modulo (Franco: 0323 887111, 348 5843615)

Visita il sito:

<http://www.palcoapedali.it/>


Gita sociale di primavera: domenica 10 giugno 2012

Madonna del Ghisallo

 

Siamo a quota 40. Restano solo 4 o 5 posti a disposizione. Sbrigatevi, perché i ritardatari resteranno a casa.

La meta...

... per ciclo-turisti
La famosa Madonna del Ghisallo.


... per turisti
Como, Bellagio e Ghisallo


Il percorso
L'intenzione è di fare la salita finale dalla parte più bella e, ciclisticamente, più avvincente, ovvero da Bellagio.
I km complessivi sono 126 km, con i primi 100 praticamente pianeggianti; poi da Como a Bellagio è come andare a Cesara da Omegna; quindi da Bellagio hanno iniziano le asperità, soprattutto nei primi 4 km, dove si arriva a toccare una punta max del 14%. Quelli che restano non sono una passeggiata... ma quasi! Ad ogni buon conto, come ogni anno c'è il furgone al seguito... quindi, all'occorrenza lo stesso può trasformarsi in carro-scopa, consentendo a tutti di raggiungere l'agognata meta e ricevere così la benedizione della Madonna comasca (NdR quella locale sta di casa al Boden).

Gli orari...

... per ciclo-turisti
In previsione dell'ultima parte: ritrovo ore 6,00 al solito posto, partenza alle 6,30
... per turisti
ritrovo ore 7,45 al solito posto, partenza pullman alle 8,00

Ristori e pranzo finale
Durante il tragitto ciclo-turistico sono previsti due pit-stop con abbondanti libagioni (compreso il classico “bianchino”).
Alla fine, per tutti, turisti e ciclo-turisti, pranzo di gran gala alla “Taverna del Giardiniere” in quel di Lasnigo (CO) <http://www.latevernadelgiardiniere.it>

Il menu


Antipasti
Raviolo di bresaola con caprino ed erba cipollina (NB e qui due o tre cominciano a mettere il broncio)
Vol au vent con mousse di cotto (NB il broncio si fa' brontolio)
Rosetta di crudo dolce di Parma e ananas (NB finalmente si mangia tutti!)
Insalatina di manzo
Carciofo alla romana
Cozze gratinate
Insalatina di mare


Primi
Risotto al nero di seppia e calamaretti
Gnocchetti casalinghi al ragù di selvaggina

Secondi
Si parte con...
Tagliata di spada fumeé agli aromi freschi
Verdure miste
Pausa con... sorbetto al limone
Ripresa con...
Maialino al forno
Patate al forno


Dolce della casa

Il tutto annaffiato da vino, acqua, caffé e... limoncello

Vi basta o dobbiamo ordinare qualche supplemento?!?

I costi...
... per ciclo-turisti
€ 50,00
... per turisti
€ 40,00


Prenotazioni
• In sede al venerdì sera
• Per e-mail: info@biciclubomegna
• Per cellulare: 335 6552659


prossimi appuntamenti
Sabato 2 giugno
8,00
Centro Sportivo Omegna per... far divertire i bambini con il CSI del VCO
  13,00 Ritrovo al solito posto
Domenica 3 giugno
8,00
Si torna a timbrare