Domenica 29 marzo 2009

Fermi per pioggia

Cicloturistica del Mottarone saltata causa pioggia.
Speriamo abbia migliore fortuna la CT “DVD a Crevoladossola”, organizzata dagli amici dell'UC Valdossola per domenica 5 aprile con partenza alle ore... NOTATE BENE... 9.30 (è stata spostata di mezz'ora proprio per noi!). Per questo vale l'orario di partenza alle ore 8.00 da Gravellona Toce, così come da programma.



Domenica 22 marzo 2009: per la “bassa” fino a Proh

Non cambieremo mai...

Nonostante una caduta e uno scatto fisso, il Tore non ce l'ha fatta a pranzare per le 12,30.
Ma veniamo alla cronaca dell'uscita domenicale. Venti al ritrovo dell'Asilo con il termometro del Gabbio che segnava 0° e quello di Gravellona 4°. All'appello mancavano i liguri d'adozione e un pensionato abituato ad altri orari di levata mattutina (alla faccia del senso di gruppo!). Un frécc da la Madòna sino a Omegna dove, alle quattro strade, c'erano altre due soci in attesa.
Salitella della Cremosina e poi ritrovo a Borgosesia. Ristoro e svuotamento di vesciche lungo e attardante, con conseguente frazionamento del gruppo. Ghemme, Sizzano, Fara... roba da diventà ciüc madümà a pàsagh visìn!
Poi, finalmente, la rotonda con direzione Proh e le risaie a fare da contorno. Foto di gruppo, fra una pisciata e l'altra (si sà, il freddo stimola le ghiandole urinarie). Poi via verso casa. Andatura intorno ai 30 all'ora per cercare di non perdere il Tore, ma invano: il nostro chef perdeva 5 metri ogni 10 pedalate. Per aspettarlo si è fatto di tutto, prima con il Fabrizio che l'è nàcc giù come un salàm par vardà vün che al cercava una pumpa e dopo che al grùp l'ha ralentà da culp; poi con il Walterino che ghà avù prublema con i raport... ma mia cum i donn, cun i càmbi e al nàva avanti madumà cun al scatt fiss. Gruppo sempre compatto sino alla solita salitella di Orta, dove, sulla scia del Gianca, che comunque la sö paart la fà sempar, s'ìn tacai drè i sòlit ciùciàrouu, in primis n'a svizzar e un aütt che al pédala cun n'a bici svizzera. In manéra particulaar cüst ültìm, che, in pusè che 100 km, l'ha mai tirà föra una volta la testa par fà l'andatura. Ma l'è inutil stà a discùta su sti robb: süman facc in sì... e süman facc propi maal (se farduma a la squadra che süman e aii ambìziön che pudùma avé). A la pròsima!

PS Dimenticavo... domenica scorsa i nostri due portacolori alla GF Olmo di Celle ligure si sono così classificati: Roberto T. 231° con il tempo di 2h45'33", Giancarlo D. 247° con il tempo di 2h46'16" (corta di km 83).

 

Domenica 15 marzo 2009: CT Bianconi Day

Il rientro del grande Enry

Forti di circa una ventina d'iscritti (e di un certo campione provinciale di nome Bertelli) il nostro sodalizio ha dato bella prova di sé alla prima cicloturistica del VCO: la Bianconi Day, organizzata dagli amici del Ver-Bike.
Da segnalare il rientro di Big Enry, dopo quasi due anni (mese più mese meno) di sosta forzata. Più che ottima la sua performance. Per contro da rimarcare l'assenza della classe Senior del BCO: l'intero gruppo pensionati si è reso latitante... alla pari degli amici ossolani, con soli 3 rappresentanti (gli altri li abbiamo incrociati mentre scendevano dalle valli con un certo avvocato e un noto ex prof a tirare il gruppo). Morale: non prendiamo esempio da questi, altrimenti finiremo con il dare ragione a chi sostiene che i cicloamatori del VCO sono più “sparpagliati” che “vincoli”.
Entrando nel merito della prima CT del VCO, da segnalare il brutto capitombolo di due cicloamatori di Novara, a dimostrazione che basta un attimo di disattenzione per finire all'ospedale. Ai due cicloamatori i nostri più sentiti auguri per una pronta guarigione.
PS Al momento non si hanno notizie dei due portacolori del BCO alla prima GF in terra ligure. Appena sapremo vi aggiorneremo.



Guardati il filmato (NB Il sonoro è quello che è...)


Domenica 8 marzo 2009: mezzo giro del lago Maggiore

Pappagone si poneva spesso la domanda: «Ma siamo vincoli o sparpagliati?»

Noi rispondiamo in coro:
SPARPAGLIATI!!!

Se quaidün aam' ciàma: «Ma cüma l'è nàcia?», mi rispundi: «Naa fàdiga... Ma, in quai manéra l'è nàcia!».
Detto ciò, se un bilancio si deve fare, considerati tutti i pro e i contro, si può dire che il risultato è positivo. Poteva andare decisamente peggio...
Scherzi a parte, gli oltre venti partecipanti hanno portato a termine la missione: cinque minuti + cinque minuti – tutti sono arrivati alla prima tappa di Brissago (anche Stanis e Davide poi tornati indietro a vedere la mezza maratona di Verbania). Ripresa la bici, dopo l'attraversamento compatto di Locarno/aeroporto, l'immancabile fuga di chi c'ha già la gamba. Partiti due gruppi (serie A e serie B), è rimasto un gruppone di rincalzo. Qualche chilometro assieme, poi un quartetto composto da un piastrellista, un bancario, un commerciante e un fotocompositore ha preso le distanze... nel senso che si è lasciato sfilare cercando di procedere secondo le proprie possibilità.
Alla fine, il gruppo riunito in quel di Laveno l'à ciàpà al tràghett.
Giunti a Verbania si è fatto in tempo a vedere ancora qualche centinaio di mezzimaratoneti e a proseguire verso casa evitando il grosso pericolo di dover fare la strada di Bieno, così come pretendevano dei solerti addetti all'organizzazione della mezzamaratona. Ma con la scusa che “noi andiamo a Cavandone”, si sono passati due o tre blocchi, sino al semaforo di Suna, quando l'amico Marco ci ha fermati per cinque minuti, il tempo di vedere sfrecciare un'ambulanza e passare gli ultimi atleti di coda della mezzaemme.
Alla fine tutti a casa... anche l'amico dei risotti, che, sicuramente, questa volta avrà preferito mangiarsi mezzo chilo di spaghetti per cercare di recuperare un po' delle tante energie spese.